mercoledì 28 maggio 2014

ROVINA: AVAMPOSTO COMMERCIALE DI OLAV (ATTO 2 "UNA QUESTIONE DI CUORE")

La struttura si erge desolata in mezzo alla neve.
Il cancello principale è stato sfondato e ora, dai cardini, pendono due guardie. Le gambe sono amputate e, a giudicare dagli schizzi di sangue congelato sul metallo, l'operazione è stata fatta mentre ancora soffocavano per colpa dei cappi.
All'interno delle mura, nel cortile, c'è un'ampia area di neve sciolta piena di cenere e cadaveri carbonizzati.
Molti corpi sono stati fusi tra loro dal fuoco e un paio di guardie sono state sodomizzate con cartucce di fucile che, esposte al calore, sono esplose riempiendo di brandi di carne l'intera area.
Una minuscola parte dell'edificio è crollata sotto al peso della neve, dato che è passato decisamente troppo tempo da quando qualcuno ha ripulito il tetto dell'edificio.

Dei segni di artigli conducono all'entrata principale.

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